Gianni Ferrario – Energizzatore di Eventi

Facilitatore di climi aziendali e spirito di unità con i suoi coinvolgenti WorkShow di grande successo!

Il trattamento di bellezza più naturale del mondo? Inzia con il vedere il bicchiere mezzo pieno

Vedere il famoso bicchiere mezzo pieno può allungare la vita, dicono gli scienziati. Del resto, per vederlo mezzo pieno sto’ bicchiere, non dobbiamo pagare nessuna tassa, è un modo gratuito di vedere, così come lo è il fatto di vederlo mezzo vuoto; ma la realtà è sempre la stessa: il bicchiere con dentro un liquido che occupa la metà del suo volume. Eppure...
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Vedere il famoso bicchiere mezzo pieno può allungare la vita, dicono gli scienziati.

Del resto, per vederlo mezzo pieno sto’ bicchiere, non dobbiamo pagare nessuna tassa, è un modo gratuito di vedere, così come lo è il fatto di vederlo mezzo vuoto; ma la realtà è sempre la stessa: il bicchiere con dentro un liquido che occupa la metà del suo volume.
Eppure in termini psicologici e di conseguenze sulla nostra salute abbiamo visto che fa una grande differenza.

Esistono dei pregiudizi intrinseci ad essere ottimista o pessimista.

Gli ottimisti sono generalmente guardati con un po’ di sospetto, quasi fossero degli illusi allo sbaraglio in questa valle di lacrime.
Per contro i pessimisti si portano dietro uno scuro alone, un marchio che appare indelebile.

Moltissimi studi recenti (l’ultimo pubblicato nel 1998 a cura del Journal of Personality and Social Psychology che riporta uno studio dell’UCLA) hanno sostanziato che essere ottimisti, avere cioè un approccio positivo alla vita fornisce alla persona dei vantaggi non indifferenti:

  • si rende molto di più nel lavoro, nello studio, nello sport
    .
  • ci si ammala molto meno (effetto preminente sul sistema immunitario)
    .
  • si invecchia meglio con un’aspettativa di vita più lunga.

L’ottimista, davanti al fallimento, tende a:

  • leggerlo come una sfortunata parentesi
    .
  • frutto di una congiuntura temporanea e passeggera
    .
  • sfruttare tale esperienza quale lezione che gli può fornire nuovi strumenti per affrontare le prossime sfide
    .
  • dimensionare con più realismo gli insuccessi
    .
  • tenere a freno la reazione a catena che l’avvenimento negativo può innescare, dando giusto peso ad essa.

Attenzione però! L’eccessiva minimizzazione, come tutti gli eccessi, può portare parimenti alla de-responsabilizzazione.
Se posto in competizione con un pessimista, generalmente l’ottimista prevale.

Al contrario, il pessimista è più incline alla depressione e, di conseguenza, a una serie di eventi negativi a essa legati.

Il pessimista, davanti a un fallimento ritiene che:

  • tutto abbia congiurato contro di lui
    .
  • un “malocchio cosmico permanente” pervada tutte le vicende della sua vita
    .
  • se ottiene un successo lo attribuirà alla casualità, poiché il suo livello di autostima è, per forza di cose, vicino allo zero.

Il pessimista inoltre tende a:

  • generalizzare nel tempo e nello spazio i suoi insuccessi
    .
  • considerare come eterni e universali i suoi fallimenti
    .
  • de-responsabilizzarsi, dato che nessuno può combattere sempre contro tutto e tutti.

Ma cerchiamo di capire meglio perché in questo atteggiamento pessimistico nei confronti della vita c’è questo perenne combattimento contro tutto e contro tutti.

Come spesso accade, questi atteggiamenti si formano nella prima infanzia e sono una conseguenza del livello di amore e di attenzione cui siamo oggetti in quell’età cruciale per lo sviluppo della personalità.
Benché l’ego sembri cercare il piacere, quello che riesce a trovare è solo effimero e ha sempre un sottofondo di stress. L’amigdala sta sempre in guardia e tiene l’intero individuo in stato di latente tensione, pronta a scattare per tutelare la nostra sopravvivenza, anche nei momenti apparentemente più tranquilli e piacevoli della vita.

Lo stress di fondo persiste sempre.

E poiché questo tipo di piacere è solo illusorio, ne vogliamo sempre di più;  in questa continua rincorsa restiamo nell’insoddisfazione permanente.

Non solo, siccome il piacere appare in buona sostanza quando le circostanze esterne sono “favorevoli”, di fatto siamo dipendenti dagli altri e dalle circostanze.

Attualmente la maggior parte degli abitanti del nostro pianeta conosce solo questo genere di piacere.

Il vero piacere rilassato, profondo, che ci permette di godere liberamente e pienamente della vita, a prescindere dalle circostanze esterne, è possibile a condizione di cambiare circuito di coscienza.
Ed è questo lo scopo del mio lavoro e del metodo Energia del Buon Umore

Udite! Udite! Vedere il bicchiere mezzo pieno è anche un trattamento di bellezza!

Infatti quando sorridiamo usiamo soltanto un muscolo importante, mentre per le espressioni di dolore e di rabbia sono necessari numerosi muscoli; sorridendo quindi si manterrà un aspetto giovane, mentre tutte le altre espressioni invecchiano. Il sorriso è il miglior elisir di giovinezza ed è alla portata di tutti!

Il sorriso rende le persone più attraenti, vitali e giovani; è sempre consigliabile e mai controindicato; può allentare enormemente la tensione in qualsiasi circostanza e farci sentire più sereni. La terapia del sorriso non è una speranza illusoria: è una realtà.
Buona notizia per gli uomini: il sorriso infatti rende più attraenti! Uno studio di Eric Bressler del Westfield State College ha dimostrato che le donne giudicano più sexy i soggetti di foto sotto i quali c’è una battuta che viene attribuita all’uomo immortalato nello scatto.

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Gianni Ferrario
Gianni Ferrario

Sono conosciuto come Giullare Zen, FelicitAttore, Trainer del Buon Umore, Provocatore Positivo, un performer il cui ruolo è quello di energizzare in modo interattivo ed entusiasmare le persone. Lo scopo delle mie attività è quello di fare il pieno di energia rigenerante capace di aprire i canali della comunicazione e delle emozioni, risvegliare le nostre cellule e allenarsi a spargere in abbondanza buon umore, gioia, entusiasmo e gentilezza nella vita personale e professionale. Un'esperienza memorabile che crea spirito di squadra, lasciando il segno. Da molti anni pratico e insegno la Meditazione profonda, dedicandomi a discipline che favoriscono la crescita interiore, l’armonia e la creatività.

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