Festa vs intimidazione

Recentemente ho assistito alla serata dedicata al Premio Giorgio Ambrosoli al Piccolo Teatro di Milano. Tra i premiati, ha preso la parola il rappresentante di una associazione che si batte contro le intimidazioni della criminalità organizzata. Ha raccontato una storia esemplare. Dopo l’ennesima INTIMIDAZIONE a colpi di attentati (ulivi bruciati, trattori messi fuori uso, bestiame avvelenato) hanno avuto l’intuizione giusta. Rispondere con qualcosa di diametralmente opposto. Perché non mettere su una grande FESTA? E così mobilitando una rete di solidarietà, coinvolgendo i paesi intorno e la gente di buona volontà, hanno danzato, cantato, cenato insieme in allegria. Tutti portavano vivande, bevande, strumenti musicali e aiuti economici. Con il ricavato hanno piantato 100 ulivi al posto dei 10 bruciati e il vecchio trattore messo fuori uso è stato sostituito da uno nuovo fiammante. Capito l’andazzo, gli atti intimidatori sono cessati.

Accendere la FESTA dentro di noi e condividerla. In tempi come questi di PAURE e cuori induriti, tenete presente questa storia come possibile strategia per uscirne. La brillantezza del bene vs l’opacità del male.

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