Gianni Ferrario – Energizzatore di Eventi
Facilitatore di climi aziendali e spirito di unità con i suoi coinvolgenti WorkShow di grande successo!
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Happiness Trainer
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Ci sono vari modi di dire “Buongiorno”: c’è quello che viene automatico per riflesso condizionato, c’è quello di circostanza perché è normale fare le persone gentili, c’è quello più caldo quando incontriamo una persona che ci sta simpatica… e poi c’è un BUONGIORNO bello tondo detto con convinzione….
Hai presente il film Miracolo a Milano”? Magari non l’hai visto ma ti ricordi il titolo perché è diventato molto famoso. E’ una fiaba surreale scritta nel 1943 da Cesare Zavattini da cui Vittorio De Sica ricava un film uscito nel 1951.
Ecco in breve la storia: c’era una volta un bambino nato sotto un cavolo nell’orto di una vecchia signora che lo cresce come un figlio con affetto, fantasia e gentilezza d’animo a cui da nome Totò. Rimasto presto orfano, entra nei Martinitt, antica istituzione milanese, e ne esce giovanotto andando incontro a una realtà a lui sconosciuta, una Milano gelida tra neve e nebbia, in cui il suo sorriso pieno di fiducia riceve freddezza dai passanti sconosciuti a cui augura sinceramente il BUONGIORNO.
Il protagonista possiede fantasia, forza, vitalità, gioia di vivere, un senso etico della giustizia, un amore incondizionato per le cose e per le persone e un’innata capacità di leadership. Finisce poi in una baraccopoli che, da leader buono e generoso quale è, trasforma in una vera comunità.
Ben presto però il paese di Totò diviene terra di conquista di un ricco e abile affarista che manda l’esercito a sgombrare tutta l’area. Come in tutte le fiabe, però, la mamma soccorre Totò dal cielo mandandogli una colomba capace di realizzare ogni desiderio. E quando le cose si mettono proprio male e sembra non esserci più spazio in città per l’autentica GENTILEZZA e i buoni sentimenti, la colomba aiuta tutti a spiccare il volo da Piazza del Duomo a cavallo di scope prese ai netturbini, un volo verso un regno di SPERANZA.
Nella scena finale esce sullo schermo una frase che sintetizza il messaggio che questo racconto vuol comunicare: VERSO UN REGNO DOVE BUONGIORNO VUOL DIRE VERAMENTE BUONGIORNO
Ascolta la colonna sonora del finale
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